Mattoni in plastica più resistenti del cemento: l’idea di una giovane ingegnera
Foto di VIVIANE MONCONDUIT da Pixabay
Lei si chiama Nzambi Matee, ingegnera keniota e fondatrice della Gjenge Makers, startup che produce materiali da costruzione a basso costo partendo da materiali di scarto e promuovendo attivamente la cultura del riciclo.
È riuscita a realizzare un mattone riciclando plastiche frutto di scarti di lavorazione, dal polietilene ad alta e bassa densità (usato per flaconi di shampoo e sacchetti per alimenti) fino al polipropilene, usato per corde, coperchi e secchi.
Queste plastiche vengono mescolate con sabbia, riscaldate e compresse per dare loro la classica forma. Ma, nella sostanza, di classico c’è ben poco: la resistenza e la flessibilità di questo materiale superano quelle del calcestruzzo, nonostante il peso ridotto.
Prodotto per ora destinato alla realizzazione di pavimentazioni, potrebbe un giorno passare all’edilizia, con evidenti vantaggi: a partire dal trasporto più agevole, passando per i costi praticamente abbattuti, fino ad arrivare alla grande beneficio che ne deriva in termini di impatto ambientale.
Da Nzambi Matee ci arriva una grande lezione, che ci insegna il valore dell’upcycling e mette in luce le infinite possibilità che il riciclo ci offre, sia in termini economici che ambientali.
bioedilizia materiali da costruzione riciclo plastica sostenibilità startup