Mini-cabin di design, a contatto con la natura
Concepite per staccare dalla frenesia della vita quotidiana, queste mini abitazioni esprimono un modo di abitare totalmente nuovo. Vivere in uno spazio così ristretto spinge a chiedersi “Di cosa ho davvero bisogno? A cosa posso invece rinunciare?”, costringendoci così a una riflessione sul nostro stile di vita, spesso improntato allo spreco e al consumismo sfrenato.
Cabn Jude, ad Adelaide (Australia), progettata dal designer Michael Lamprell, contiene tutto il necessario in circa 15 m2, ed è ambita meta di riposo per gli australiani, che fanno la fila per poterla affittare un weekend.
Il materiale prediletto è il legno, abbinato spesso a grandi vetrate che allargano gli spazi e offrono una splendida visuale della natura circostante.
Pur immerse nella natura, offrono ogni comfort in uno stile minimalista che crea una piacevole atmosfera intima, coerente con gli scopi del progetto.
Alcune di queste case sono composte al 100% di materiali riciclabili, come FLEXSE, progetto nato nel Laboratorio SA di San Pietroburgo.
Circa 10,5 m2 personalizzabili sia all’interno che all’esterno, così da poter svolgere diverse funzioni: stanza per gli ospiti, sauna, oppure uno studio. Uno spazio versatile che può essere posizionato persino sull’acqua.
Lo scopo di queste case ecologiche è quello di creare uno spazio per riconnettere le persone e far loro riscoprire il piacere di immergersi nella natura. Le mini-cabin sono adatte anche agli spazi cittadini, ma è nei luoghi remoti che il loro utilizzo ha maggior significato. Un’esperienza abitativa (anche breve) di questo genere ci ricorda l’importanza degli sforzi compiuti per cercare nuove forme di architettura e edilizia sostenibili, e la necessità di continuare su questa strada anche in futuro.
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